25 febbraio, ore 22,45. Suona il telefono di mio padre e stranamente non ci
faccio caso. Stranamente perché, sapendo che in quei giorni i volontari
di Intercultura avevano iniziato a comunicare i responsi, avevo passato la
maggior parte della giornata con il telefono in mano, a fantasticare appena
squillava, per scoprire poi che era la nonna, l’amica della mamma, la signorina
della Fastweb e ancora la nonna.
Ma quella telefonata ad un’ora così indecente era diversa. Era LA
TELEFONATA.Sono Alessia e passerò un anno in Islanda.
Islanda. La mia prima scelta.
Assurdo, ancora non ci credo!
Non pensavo nemmeno lontanamente di vincere una borsa di studio. Ci credevo sicuramente meno di tanti ragazzi che sono stati scartati, ma l’occasione è arrivata e ne sono entusiasta!
Dopo aver aspettato 5 mesi, il primo marzo il postino mi ha portato anche la lettera. E ricominciamo con le scadenze: entro il 18 marzo devo inviare un paio di autorizzazioni e la pagella del Trimestre. Con quel 5 di mate, che figo.
Ad aprile inizieranno anche gli incontri con il Centro Locale e non vedo l'ora di conoscere gli altri ragazzi che partiranno. Ah, nemmeno a dirlo, nel mio CL non c'è nessuno che andrà in Islanda! Dovrò iniziare a studiarmi la lingua su Livemocha, sono messa proprio bene!
Avrei tantissimo da scrivere, essendo il primo post di un blog che mi accompagnerà nei prossimi 15 mesi, ma non voglio annoiare già all’inizio.
Spero mi seguirete nella mia avventura.
Ale.
Per i viaggi non si parte mai quando si parte.
Si parte prima.
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