Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo.

giovedì 14 marzo 2013

Perchè l'Islanda?

"In Islanda...? E cosa ci vai a fare? Potevi scegliere U.S.A.!"
Ecco, se mi conoscete non venite a farmi questa domanda perchè vi picchio.
COSA VUOL DIRE COSA CI VADO A FARE?!?
E PERCHE' DOVREI VOLER ANDARE IN AMERICA!?
L'Islanda è bellissima! Se avessi detto: "Vado un anno in Australia" o "Vado un anno in Canada" tutti si sarebbero messi a elencare le bellezze di questi stati, di quanto fossi fortunata e di quanto loro volessero essere al mio posto. Sull'Islanda semplicemente non conoscono nulla! E anche io prima di metterla in cima del mio elenco non la conoscevo. Gli Stati Uniti sono un campo davvero tanto battuto dagli exchangers, è quasi la prima scelta di tutti. Ma l'idea di andare in un paese dove c'erano già stati tantissimi ragazzi, che a loro volta avevano tantissimi blog, che aumentano la popolarità di questo stato, non mi entusiasmava. Poi negli Stati Uniti ci sono moltissime etnie. Sarei potuta finire in una famiglia di messicani e avrei parlato lo spagnolo, o in una famiglia di indiani (e non avrei parlato xD).
Perchè ho scelto l'Islanda, tra tutti gli altri stati? Sinceramente, non lo so. Prima di tutto la "lettera" a Intercultura che ha scritto una ragazza che è stata un anno lì mi è piaciuta veramente tanto. Era come rimasta incantata da quel piccolo popolo che sta solitario in mezzo all'Oceano.
"L’Islanda è una terra così piccola, ma è al contempo un paese dai mille volti, ognuno dei quali regala un’emozione unica. La natura è una forza travolgente che domina l’uomo e in Islanda lo fa sotto tutti gli aspetti, portandolo quindi ad avere la sensazione del suo limite di essere vivente, impotente di fronte al cambiamento delle stagioni, al ritmo buio – luce, alle condizioni meteorologiche. È un popolo da ammirare, perché nonostante il numero piuttosto limitato di abitanti in un’isola con condizioni di vita non certo favorevoli, sono colti e ricchi, prolifici e longevi, onesti e disponibili, superstiziosi, ma “tecnologizzati”, credenti, ma non praticanti, grandi lavoratori e con un’alta stima di sé. Vivono in un Paese sicuro, in cui criminalità e tossicodipendenza sono praticamente assenti, in cui le donne sono forti, indipendenti ed emancipate, un paese multietnico e altamente sviluppato."
Poi ho visto le foto sull'Islanda e ho girovagato un pò su Google Maps. Sono rimasta incantata. Su YT ho anche trovato un video stupendo che promuove l'Islanda!



Ho cercato informazioni sulla lingua e, tra quelle dei paesi del nord, mi sembrava la più facile.

Andata.
Islanda prima scelta.

Che poi, è l'esperienza che conta. 
Questa è una delle prime cose che ho capito da Intercultura. Non serve solo ad imparare la lingua.
Quando mi sono iscritta miravo ad un estivo, per esercitarmi con l'inglese e non avevo preso in considerazione di fare l'anno.
Poi ho conosciuto tantissimi ragazzi che erano motivati, convinti e avevano il desiderio di vivere un anno lontano da casa. Mi si sono aperti davvero gli occhi! Ragazzi della mia età o poco più grandi, così decisi, informati e pronti a tutto. Sapevano dove volevano andare, conoscevano i paesi, avevano parlato con gli  exchangers attuali e con i returnees.
Allora ho tentato la sorte.
Che Islanda sia!
Ho passato pomeriggi a cercare blog di exchanger in Islanda, ma non ho trovato altro che i commenti di una ragazza su un forum, che non ne dava una visione soddisfacente, a parere mio. Quello che ho colto io dai suoi racconti è stato che si ubriacava, usciva, andava alle feste, balzava scuola, si ubriacava, prendeva 2 in molte materie, andava alle feste e, novità della giornata, si ubriacava ancora.
Da questo è nata l'idea di fare il blog. Dare l'opportunità ai futuri aspiranti exchangers di scegliere la propria meta in un modo consapevole, avendo le testimonianze di ragazzi che ci sono già stati e che condividono la loro esperienza su Internet. E anche se non siete exchangers, e siete troppo affezionati alla vostra pizza per lasciare l'Italia, magari vi potrà interessare come girano le cose in Islanda (:

P.s. Manca esattamente un mese all'inizio degli incontri di preparazione con il Centro Locale!




I viaggi danno una grande apertura mentale: si esce dal cerchio dei pregiudizi del proprio Paese e non si è disposti a farsi carico di quelli stranieri.

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